Concentrazione, coraggio, fiducia in sé stessi, determinazione. Ayrton Senna è stato tutto questo e forse anche di più. Il 29 novembre debutta in tutto il mondo Senna, una mini serie avvincente e commovente. Senna è un vero e proprio inno alla forza e alla determinazione, al carattere e al desiderio di raggiungere un obiettivo e arrivarci attraverso la costanza, il duro lavoro e l’onestà.
Siamo completamente travolti dallo sguardo curioso e deciso di Ayrton bambino che resta sempre lo stesso anche in età adulta. Quell’adrenalina che gli scorreva nelle vene non l’ha mai abbandonato, è andata di pari passo alla gestione della sua vita e alla continua ricerca di un successo in più, non tanto per gli altri ma proprio per dimostrare a sé stesso di raggiungere la vetta.
Nei sei episodi osserveremo le tappe della vita di Senna. Per la prima volta mostrerà il viaggio di trionfi, delusioni, gioie e dolori di Ayrton, svelando la sua personalità e le sue relazioni personali. La serie racconterà la storia del tre volte campione del mondo di Formula 1 dall’inizio della carriera automobilistica, dal trasferimento in Inghilterra per competere nella Formula Ford, fino al tragico incidente di Imola, durante il Gran Premio di San Marino.
Senna racconta la storia di un eroe nazionale e lo fa attraverso una produzione su larga scala, sviluppata per oltre un decennio.
Vicente Amorim è lo showrunner e il regista insieme a Julia Rezende. La serie Netflix è prodotta da Gullane e creata in collaborazione con Senna Brands e la famiglia del pilota.
Girata in sei mesi in Brasile, Argentina, Uruguay e Irlanda del Nord, ha coinvolto un team di oltre 3.000 persone provenienti da otto Paesi e un cast di 231 persone di nove Paesi e diciotto nazionalità, oltre a più di 14mila comparse. La costruzione di Senna è molto interessante e vanta una scenografia intricata e ricca di dettagli e questo creerà certamente una presa non indifferente sul pubblico.
La serie Senna è stata sostenuta dalla Federazione internazionale dell’automobile (Fia), che ha fornito filmati d’archivio della Formula 1 e ha autorizzato la produzione a ricostruire le gare, i podi, i loghi della F1 e le uniformi, nonché il layout di ogni circuito.
Ayrton Senna è interpretato da un bravissimo Gabriel Leone che, insieme a Matt Mella alias Alain Prost, il pilota e rivale di Senna, ha fatto molta pratica con i go kart per recitare questo ruolo. In questa maniera hanno preso confidenza con la pista, la macchina, i passamontagna, il casco, i guanti e l’ordine in cui si indossa ogni articolo.
La forte rivalità con Prost è tangibile e tanto vera quanto è invece un personaggio immaginario quello della giornalista anglo-brasiliana Laura che ha documentato la carriera di Senna. «Un ruolo fondamentale perché è attraverso i suoi occhi che assistiamo all’evoluzione di Senna. Rispecchia il rapporto che aveva con i media, passava da collaborazione a conflitto e amicizia», spiega il regista Vicente Amorim.
Ayrton Senna è un uomo che ha dedicato la maggior parte della sua vita ai motori. Tutto era proiettato per migliorare sé stesso e le sue vetture, in modo da raggiungere il livello necessario per ottenere vittorie e titoli. La sua forte determinazione nel volersi sempre superare l’ha portato a sacrificare buona parte della sua vita personale. I motori, le gare e le vittorie rappresentavano per lui l’amore più grande.
Senna ha iniziato la sua carriera nel 1973 con le gare di kart, poi è passato alla Formula Ford. È arrivato in Formula 1 tra il 1984 e il 1994, diventando campione del mondo nel 1988, 1990 e 1991. Ha gareggiato per Toleman (1984), Lotus (1985-1987), Mc Laren (1988-1993) e Williams (1994).
Il primo podio arriva proprio quando debutta in Formula 1, nel 1984. Raggiunge il podio per un totale di 80 volte e la prima vittoria arriva il 21 aprile 1985 con la Lotus durante il Gran Premio del Portogallo a Estoril, sotto una pioggia torrenziale.
«Proprio come negli sport motoristici, Ayrton era un outsider Penso che Senna offra un senso di speranza che ci consente di raccontare storie emozionanti e significative. Ancora una volta Ayrton contribuisce ad accrescere l’autostima dei brasiliani, speriamo che questo progetto sia il primo di una lunga serie e che possa portare l’eccellenza della cinematografia brasiliana al pubblico internazionale», evidenzia Fabiano Gullane, produttore esecutivo.
La mamma di Ayrton a un certo punto gli dice «le corse erano la tua passione e la vittoria è solo una conseguenza». E una delle frasi del padre non è che un consiglio che gli ha sempre intimato: «Saggezza e prudenza. Non devi dimostrare niente a nessuno. Sei il miglior pilota del mondo. Fai quello che ritieni giusto come hai sempre fatto».
Effettivamente quel che emerge è una continua voglia di arrivare a raggiungere un risultato importante, più per sé stesso che per gli altri. Senna seguiva il suo istinto e in gara sentiva di essere solo lui e la sua macchina, sentiva la terra sotto di sé e la sua energia, l’adrenalina e la forte determinazione.
Foto © Netflix, Inc.
SCHEGGE DI CULTURA è diretto e redatto da
© Tutti i diritti sui contenuti sono riservati.
Informazioni Legali
Alessandra Caputo
Ordine dei Giornalisti del Lazio
Tessera n. 073603
Vuoi entrare in contatto con noi?