Giovanissima studentessa di Ingegneria meccanica Scarlett Starkey è autrice della saga bestseller Cruel, pubblicata da Newton Compton Editori. Quattro fratelli abituati a dettare regole sono al centro di una storia che si snoda tra misteri, verità nascoste e sogni proibiti.
L’abbiamo incontrata e ci ha raccontato la sua scrittura, il suo percorso e gli obiettivi.
Come ti sei avvicinata alla scrittura?
Attraverso la lettura che è sempre stata una parte fondamentale della mia vita, fin da quando ero bambina. Ho sviluppato un amore profondo per le storie, divorando romanzi di ogni genere, dalla narrativa rosa al fantasy, e alla literary fiction, con una curiosità insaziabile. Spesso mi capitava di cercare trame o sviluppi narrativi specifici che non trovavo nei libri che leggevo. Questa insoddisfazione è stata la scintilla iniziale: ho sentito il desiderio di costruire quei mondi e quelle narrazioni che mancavano. Questo passaggio dall’essere fruitrice all’essere creatrice non è stato solo un hobby, ma una vera e propria necessità finché ho iniziato a trascorrere molto tempo della giornata a scrivere. E non ho più smesso.
Ci racconti qualcosa della tua esperienza con Wattpad?
Ho sempre pensato che piattaforme come Wattpad fossero un vero e proprio laboratorio di scrittura in cui vige la massima libertà creativa.
Credo che ogni tipo di sperimentazione narrativa, anche la più audace, possa arricchire un autore. Wattpad è il luogo ideale per osare e rompere gli schemi, grazie soprattutto a una community di lettori estremamente coinvolta.
Come vivi l’interazione con i tuoi lettori?
È fondamentale! Non solo mi offre un supporto costante, ma rappresenta anche un feedback immediato e sincero. È uno strumento prezioso e potentissimo che mi spinge a perfezionare continuamente e a dare il meglio in ogni capitolo.
Come si sviluppa il processo creativo? Dall’ispirazione allo studio dei personaggi. Puoi raccontarci qualcosa?
Penso sia soggettivo. Nel mio caso c’è un equilibrio tra pianificazione meticolosa e spontaneità. Prima di scrivere la prima parola del romanzo, mi assicuro di avere le fondamenta ben chiare: devo conoscere l’arco narrativo completo, l’identità dei personaggi principali, l’ambientazione e il conflitto centrale. Questa preparazione mi offre la sicurezza di cui ho bisogno.
Dopodiché, forte della mia pianificazione, inizio a scrivere ed entro nella fase più stimolante: la stesura vera e propria. Pur avendo la mappa, mi lascio trasportare dal flusso della storia. È in quel momento che la creatività prende il sopravvento, e spesso mi scopro lettrice della mia stessa opera, curiosa di vedere dove i personaggi decideranno di portarmi.
Studi ingegneria e scrivi romanzi dark romance, come concili due aspetti che sembrano così agli antipodi?
Penso che la scrittura non sia agli antipodi rispetto all’ingegneria meccanica, anzi, hanno un profondo punto d’incontro. Per creare una buona storia, è indispensabile agire da ‘ingegneri narrativi’: ci vuole progettazione, pianificazione e rispetto di principi strutturali di una storia. Le regole non sono un limite, ma sono necessarie per sostenere l’intera costruzione e garantire un risultato finale solido e funzionante. Allo stesso tempo, l’ingegneria richiede un’enorme dose di creatività e immaginazione. Per quanto, ormai alcune soluzioni ci appaiono come semplici, indispensabili o immediate, chi ha inventato un tavolo non ne aveva mai visto uno prima. Per costruire qualunque cosa, che si tratti di una storia, di un disegno o di un meccanismo complesso o di un oggetto semplice come un tavolo, bisogna avere la fantasia di visualizzare ciò che ancora non esiste.
Caratteristiche dei tuoi romanzi sono i colpi di scena, dinamiche criminali, ma anche storie d’amore ben caratterizzate. Come sei riuscita a sviluppare una saga così avvincente che ha riscontrato un grande successo?
Penso che l’elemento che ha fatto breccia nel mio pubblico sia la forte tensione emotiva tra le coppie principali, ma soprattutto la presenza dei sentimenti come l’amore capace di trasformare, la devozione per la famiglia che supera ogni ostacolo e il valore indissolubile dell’amicizia. I personaggi della saga Cruel sono figure profondamente umane, sia nel bene che nel male. Nessun personaggio di Cruel è mai solo veramente buono o solo veramente cattivo, credo che questo aspetto li faccia percepire come realistici. Inoltre, affrontano problemi e drammi comuni, specialmente durante il difficile periodo adolescenziale.
Quali sono le difficoltà che hai riscontrato, se ne hai avute, nella scrittura della tua saga?
La sfida narrativa principale, e la più affascinante, è stata quella di mantenere una coerenza stilistica e tematica lungo l’intera trilogia, pur permettendo ai personaggi (e a me stessa come autrice) di crescere. In Cruel Tormento lo stile è più colloquiale e spontaneo. In Cruel Inganno i personaggi abbracciano la loro ambiguità, richiedendo uno stile di scrittura più ricercato e sfumato. Infine, in Cruel Abisso i protagonisti affrontano il dolore e i loro fatal flaw, dando vita a un processo di cambiamento irreversibile. Lo stile doveva riflettere questa intensità, ma allo stesso tempo essere grezzo e immediato. Nonostante questa evoluzione, ho lavorato per inserire in ogni volume le stesse tematiche centrali e lo stesso ritmo di narrazione.
La sfida che vorresti vincere?
Non smettere mai di amare quello che faccio. Nel campo creativo, purtroppo, anche nelle passioni più grandi, si insinuano la routine, le scadenze serrate e le pressioni esterne o autoimposte. Il mio obiettivo non è solo quello di scrivere bene, ma di proteggere la mia passione. Mi auguro di non perdere mai di vista la meraviglia e la gioia di questo lavoro, ricordandomi in ogni momento perché ho iniziato a scrivere.
Il tuo libro preferito?
Harry Potter è stata la mia infanzia e la mia adolescenza, ma fa ancora parte della mia quotidianità.
Quale autore ti ha ispirato maggiormente?
J.K. Rowling senza ombra di dubbio!
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo prossimo romanzo?
Qualcosa di molto diverso da Cruel. Amo le sfide e mettermi alla prova con generi e contesti sempre diversi.
Foto autrice ©Yuma Martellanz
SCHEGGE DI CULTURA è diretto e redatto da
© Tutti i diritti sui contenuti sono riservati.
Informazioni Legali
Alessandra Caputo
Ordine dei Giornalisti del Lazio
Tessera n. 073603
Vuoi entrare in contatto con noi?