La scrittura particolare di Kim Ho-Yeon coinvolge e racconta l’amicizia
Quando stiamo per intraprendere un viaggio sono molteplici gli interrogative e le aspettative che attraversano i nostri pensieri. Il viaggio che ci racconta Kim Ho-Yeon è un percorso attraverso i pensieri e le emozioni dei protagonisti che il caso ha unito per una motivazione che li accomunava, un sentimento condiviso. Allora sì, il tragitto diventa, non solo scoperta di luoghi e paesaggi sconosciuti che arricchiscono i ricordi, ma anche conoscenza di chi riteniamo distante da noi e con il quale condividere un ultimo saluto. A Jeju nasce il vento è un romanzo incantevole dove le percezioni vanno al di là delle pagine e raggiungono il lettore.
Dopo il successo de Il Minimarket della signora Yeom, Kim Ho-Yeon, miglior esordiente coreano del 2024 in Italia, ci regala un secondo romanzo originale. La particolarità della sua scrittura sta nel saper parlare direttamente al cuore delle persone, attraverso la gentilezza e l’accoglienza. A Jeju nasce il vento è una commovente commedia sulle meraviglie della vita e sulle seconde occasioni che ci riserva.
La storia
Minjung è timido, maldestro, un indeciso cronico, si sente un erbivoro solitario in un mondo feroce come una giungla. Andy è l’esatto contrario: un uomo risoluto, impulsivo, con un fisico da culturista e la sicurezza di chi della giungla si sente il re indiscusso. Diversi in tutto, eppure uniti da un destino che li ha voluti, in momenti distinti, al fianco di Jaeyeon. Per entrambi l’amore della vita, quello che continua a vibrare anche adesso che lei non c’è più.
A un anno dalla sua morte, i due si incontrano per caso nel cimitero in cui è conservata l’urna di Jaeyeon. Sanno poco o niente l’uno dell’altro. Ma quello che li stupisce di più è l’impressione di essere i soli a cui importi ancora di lei. Inoltre, com’è possibile che la famiglia abbia scelto un posto così sperduto e soffocante per custodire i resti di una donna tanto libera e vivace? Merita ben altro, si dicono Minjung e Andy, e in un istante di inattesa complicità decidono di rubare l’urna e di partire insieme alla ricerca del luogo perfetto in cui dirle addio. Ma dove? Sulla spiaggia di Namhae, come sostiene uno? O tra i vulcani dell’isola delle sue vacanze, come vorrebbe l’altro?
Questa è la storia di due uomini che si conoscono come nemici, litigano per orgoglio e si mentono per egoismo, ma scelgono comunque di intraprendere un viaggio rocambolesco attraverso la Corea e attraverso la memoria.
Un viaggio interiore
A Jeju nasce il vento è un’avventura on the road scritta con la leggerezza di un K-drama in cui l’amore, anziché svanire, si trasforma, mischiandosi come polvere nel vento e trovando finalmente la libertà. È un romanzo che si svela poco alla volta, non solo attraverso la conoscenza dei protagonisti ma anche nei paesaggi che vengono raccontati.
Incontriamo Jaeyeon attraverso i racconti differenti, seppur accomunati dallo stesso sentimento d’amore sia di Minjung che di Andy. Il loro è un rapporto inesistente all’inizio del romanzo ma che subisce un’evoluzione attraverso il viaggio verso una destinazione che entrambi vogliono fermamente raggiungere per essere vicini, anche nella lontananza fisica, a un amore che li ha accomunati.
Ciò che colpisce in questa storia è l’effettiva simultaneità con la quale l’autore ci fa percepire due protagonisti così differenti ma allo stesso tempo simili e capaci di ascoltare l’altro e unirsi per un obiettivo comune.
Il ricordo di qualcosa di speciale che ha segnato la nostra vita scalda il cuore e ci regala quella sensazione di immenso che è capace di confortarci per sempre.
Tra le righe
Quando hai troppi pensieri, inizia a esitare. O, forse, è quando esiti che ti vengono troppi pensieri.
Come si fa a tenere stretta una persona se il suo cuore se n’è già andato?
Senza accorgermene, ero ormai diventato un passeggero di quella storia.
Lei amava quel luogo dove il mare e le montagne si incontravano.
Il mare, dello stesso azzurro del cielo che si allargava dalla strada costiera verso l’orizzonte, era come i suoi occhi bagnati di tristezza.
Quando ami qualcuno, arriva un momento in cui non puoi più vivere senza quella persona, ma non dura per sempre. L’amore non può diventare un’abitudine.
Scrivere è sia un’ossessione che una dipendenza.
L’autore
Kim Ho-Yeon, classe 1974, è scrittore e sceneggiatore. Vincitore di numerosi premi letterari, Il minimarket della signora Yeom è stato il più venduto in Corea del Sud nel 2021, superando il milione di copie vendute. È stato anche il suo primo a essere pubblicato in Italia con Salani.
Foto ©Salani Editore
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Alessandra Caputo
Ordine dei Giornalisti del Lazio
Tessera n. 073603
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