Quando lo sguardo nascosto di Shakespeare si intravede in copertina e silenziosamente si percepisce nelle pagine di un romanzo, allora il risultato è molto interessante. Pubblicato in Italia a fine aprile da Newton Compton Editori, Colpevole per definizione è il romanzo di esordio di Susie Dent, finalista ai British Book Awards.
Lo stile della scrittrice è tanto piacevole e lineare quanto attento al particolare. Le parole nella sua scrittura hanno una valenza del tutto peculiare e si vanno a incastrare perfettamente con una trama originale, misteriosa e intrigante dove il lettore è costantemente coinvolto fino alla fine, tra supposizioni e domande, attratto da un mistero che, pagina dopo pagina, sembra diventare sempre più inquietante. Un giallo che appassionerà gli amanti dei cruciverba alla ricerca di indizi, ma che coinvolgerà anche attraverso le curiosità legate all’etimologia delle parole.
Colpevole per definizione si distingue per la sua prosa ricercata in un intrigo raccontato in maniera minuziosa, creando una costante atmosfera di suspense che alla fine risulta la chiave vincente in libri di questo genere.
Quando una lettera anonima viene consegnata al Clarendon English Dictionary di Oxford, per Martha Thornhill, la nuova caporedattrice appena tornata dopo un decennio all’estero, è subito chiaro che non si tratta della solita indagine lessicografica. La lettera allude a segreti e bugie legati a un anno particolare: l’estate in cui Charlie, la brillante sorella maggiore di Martha, scomparve.
Arrivano altre missive, così Martha, insieme alla sua squadra, inizia a mettere insieme i complessi indizi al loro interno. Sembra che Charlie nascondesse qualcosa di enorme e che qualcuno stia cercando di condurli verso la verità. Le parti in gioco, però, sono molte e alcune sono disposte a tutto pur di tenere sepolti per sempre i fantasmi del passato.
“Abbassò lo sguardo sul suo ultimo scarabocchio. Si ricordò il credo di ogni grafologo: i disegnetti che facciamo sovrappensiero rivelano i nostri pensieri inconsci“.
“Il mondo si soffermerà su un mistero attraente, ma si nasconderà da una brutta verità“.
“Dopo che aprile con le piogge dolci ha tolto il secco ai rami e alle radici e bagnato ogni vena in quell’umore del quale la virtù incarnata è il fiore“.
“Una volta qualcuno ha detto che il significato di un rituale è ricordare qualcosa che non deve essere dimenticato“.
“Il tramonto si addensò verso la notte e le ore si amalgamavano a quelle successive“.
Susie Dent è una scrittrice e conduttrice televisiva.
Foto © Newton Compton
SCHEGGE DI CULTURA è diretto e redatto da
© Tutti i diritti sui contenuti sono riservati.
Informazioni Legali
Alessandra Caputo
Ordine dei Giornalisti del Lazio
Tessera n. 073603
Vuoi entrare in contatto con noi?