I sogni, gli obiettivi, le aspirazioni, i progetti, il desiderio di formare una famiglia, il traguardo del posto fisso. O forse no, più un posto nella società! La generazione dei trentenni di oggi, i ragazzi nati negli anni Novanta, i giovani adulti che hanno una prospettiva diversa dalla nostra. È questa la generazione che ci mostra il rovescio della medaglia di ciò che è stato seminato in passato. Non sono gli errori che vogliono replicare, non è quello sguardo cupo proiettato verso qualcosa che “un giorno si farà”.
Piuttosto la generazione dei trentenni vuole mostrarci come è possibile raggiungere un traguardo e trovare subito la risposta a quel “e poi si vede” che troppe volte si sente ripetere. Perché il domani i trentenni di oggi non aspettano che arrivi, lo vivono subito! Fabrizio e Federico, in arte I Sansoni, approdano al cinema dal 27 marzo con il loro primo film, E poi si vede, distribuito da Warner Bros. Pictures, una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Marco Belardi per Greenboo Production.
Il film
Firmato dalla regia di Giovanni Calvaruso, nel cast di E poi si vede, accanto a Fabrizio Sansone e Federico Sansone recitano Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Domenico Centamore e Paola Minaccioni.
Scritto da Fabrizio Sansone, Federico Sansone e Fabrizio Testini, il film è una commedia leggera e divertente dove si ride davvero tanto, ma mantiene intatto un velo di costante riflessione che pervade tutta la storia.
Tre case, tre ragazzi, lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell’ufficio legale del Comune di Malvasia. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l’ennesima prova statale e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata.
I Sansoni, fratelli nella vita e nel lavoro, reduci dal successo del PrimaFestival a Sanremo 2025, sono due attori e comici siciliani. Fabrizio e Federico hanno raggiunto la notorietà nel web con milioni di visualizzazioni su tutte le piattaforme digitali grazie alla serie dedicata al Fastidio o per i web-metraggi. Sono stati anche protagonisti di numerosi programmi televisivi, come Striscia la Notizia nonché di due tour nazionali nei teatri italiani (Fratelli… ma non troppo e Sogno a tempo determinato). Il loro è stato un percorso interessante che li ha portati a cimentarsi con diversi linguaggi.
Ad attirare è il loro stile comico–satirico, pulito ed elegante che cela sempre un insegnamento, una riflessione. Dietro la loro ironia c’è una motivazione, più o meno palese che sia.
E poi si vede parla di precarietà, di raccomandazioni e di resa di fronte al destino che si prospetta in un preciso momento. Un avvocato che riesce a trovare ogni giorno il sorriso prima di iniziare il turno da raider è un ragazzo che non si pone limiti, non si ferma di fronte alle circostanze che momentaneamente non gli permettono di mantenersi attraverso gli studi che ha fatto.
Sta proprio qui l’ottimismo di una generazione pronta a farsi largo nella società abbattendo i muri dell’ipocrisia e di chi ottiene tutto facilmente.
Nel film accanto a I Sansoni, vediamo tre interpreti femminili differenti, ma accomunate dalla stessa spumeggiante ironia. Donatella Finocchiaro è un’importante senatrice,
Paola Minaccioni è una mamma devota alla Madonna di Medjugorie ed Ester Pantano è la fidanzata innamorata, laureata in architettura che però fa la cassiera e la baby sitter. Tre ruoli che ci mettono di fronte a tre personalità ben distinte, con uno sguardo al futuro e ai comportamenti distante l’una dall’altra e attraverso uno sviluppo narrativo capace di mettere in luce le sfumature caratteriali di ognuna.
I Sansoni portano sul grande schermo i temi e i problemi che stanno a cuore alla loro generazione in un ritratto veritiero, divertente e raccontato in maniera originale. Quell’attaccamento alla famiglia dal quale non ci si riesce ad allontanare e non solo per comodità, ma anche perché è difficile mantenersi e costruire un futuro quando si hanno lavori mal pagati o non si riesce a raggiungere l’aspettativa che si aveva nel periodo universitario. Questo genera ansie ma anche paure nei confronti del futuro. Tutto sta a non cedere ma continuare a perseguire un obiettivo, perché prima o poi le capacità vengono fuori.
Fabrizio e Federico con il loro E poi si vede hanno dato prova che in Italia si possono scrivere ottime commedie, si può realizzare un film capace di far ridere e riflettere allo stesso tempo, il tutto però quando dietro ci sono i contenuti e le capacità di chi sa filtrarli, veicolarli e diffonderli, senza volgarità ma attraverso un buon cinema.
Foto © Warner Bros. Pictures
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Alessandra Caputo
Ordine dei Giornalisti del Lazio
Tessera n. 073603
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