Springsteen e Allen a Che tempo che fa

Il Boss ospite da Fazio insieme a Jeremy Allen White

La leggenda del rock, Bruce Springsteen e l’attore Jeremy Allen White hanno arricchito la puntata di Che Tempo Che Fa. Il talk show, creato e condotto da Fabio Fazio, prodotto da l’OFFicina, società del Gruppo Banijay per Warner Bros. Discovery ottiene ogni settimana ottimi ascolti, sul podio della domenica sera.

La puntata di domenica 19 ottobre ha raggiunto l’ennesimo traguardo 1 milione e 500mila spettatori, pari all’8 di share, con un picco d’ascolto di 1.800.000 spettatori, dati che lo attestano come terzo programma della serata.

Il Boss da 140 milioni di dischi venduti e l’attore vincitore di 3 Golden Globe e 2 Emmy si sono raccontati, in occasione dell’imminente uscita in sala di Springsteen: Liberami dal Nulla.

 

Musica e cinema

In oltre 50 anni di carriera Bruce Springsteen ha venduto 140 milioni di dischi, vinto 20 Grammy Awards, un Premio Oscar, due Golden Globe e uno Special Tony Award. Nel 1999 è stato inserito sia nella Rock and Roll Hall of Fame sia nella Songwriters Hall of Fame e nel 2013 ha ricevuto i Kennedy Center Honors, mentre nel 2016 il Presidente Barack Obama gli ha conferito la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile del Paese.

 

Jeremy Allen White, considerata un’icona di stile, con Springsteen: Liberami dal Nulla è al suo primo ruolo da protagonista assoluto sul grande schermo, in una carriera che conta già 3 Golden Globe, 2 Emmy Awards, 2 Critics’ Choice Television Award e 2 Screen Actors Guild Award.

 

Coraggio e passione per raccontare uno dei momenti più difficili della carriera

«Non so se sia una questione di coraggio. Sono stati gli anni dove davvero sono passato attraverso una grande transizione dal punto di vista della mia salute mentale e di vita. Ho anche inciso Nebraska, che è uno dei miei album preferiti, non volevo fare un album musicale ‘normale’. Abbiamo scelto semplicemente qualche anno della mia carriera e della mia vita, perché volevamo dare più dramma e più musica al mio personaggio, cosa per me importantissima», si racconta Springsteen.

 

«Ho sempre cercato di seguire la musa, la mia musa è la musica. La cosa più essenziale, la prima cosa per me, è cercare di capire che cosa farò. Non mi preoccupo così tanto se il mio album avrà successo o meno, la cosa che mi interessa veramente è dare verità e trascendenza e che abbia il maggior valore possibile in quel momento per il mio pubblico, perché la mia anima sta con il mio pubblico, è la garanzia che io do al mio pubblico ed è la mia vita questa ed è anche il motivo per il quale faccio e sono un artista. Il film quindi risuona in questo e in questa parte della mia vita», prosegue il cantante

 

Become Bruce

«Non è stato facile. Ho sempre ammirato Bruce e la sua arte. So anche quanto è amato dal pubblico in tutto il mondo ed è una persona idealizzata. Ho dovuto trovare il modo mio di capire lui da giovane, quando aveva 31, 32 anni. È stato un periodo della sua vita dove è veramente iniziato il suo lavoro. Ho cercato di capire quale fosse il suo passato, il suo presente di musicista. Ho imparato a cantare e suonare la chitarra, giusto un po’, ed è stato ovviamente importantissimo. Ho sentito molta responsabilità e volevo ovviamente rendere giustizia alla storia di Bruce, a quel periodo della sua vita, alle persone che lo ammirano tutt’oggi e ammirano la sua musica. È stato un bel percorso», rivela White.

 

E Springsteen è orgoglioso dell’interpretazione di Jeremy Allen White. «Ha fatto davvero un lavoro meraviglioso e in modo naturale. Canta dando la sua impronta, dà questo afflato interno ed esterno psicologico della musica, che è l’essenza, se vuoi davvero far bene. Adesso licenzio Steven Van Zandt (il suo chitarrista, ndr) e sarà lui, Jeremy, che lo sostituirà», racconta Bruce.

 

La famiglia di Springsteen

Uno dei temi trattati nel film è la relazione tra il padre e il figlio. «Per me è stato molto importante focalizzarmi anche su quello, capire quanto amore tra l’altro ci fosse e c’è tra lui e il padre. È stato importante riuscire a rendere questo con compassione e comprensione per dare una versa connessione anche al film», prosegue l’attore.

 

La genialità di un artista sta spesso nel non rendersi totalmente conto di quanto stia facendo la storia. Il film mostra come Bruce Springsteen incise l’album Nebraska e rappresenta l’essenza del suo lavoro. 

«Stavo facendo dei demo per un album che volevo fare con la E Street Band. Avrei speso troppo se fossi andato in uno studio di registrazione, quindi mi sono comprato una serie di strumenti, un deck per la registrazione, che costava davvero poco. Ho cominciato a registrare, li ho cantati tutti una o due volte. Il tutto è costato circa un migliaio di dollari», rivela Springsteen.

 

 

Il film

Diretto da Scott Cooper, Springsteen: Liberami dal Nulla è il primo film basato sulla vita del grande cantautore americano. Distribuita da The Walt Disney Company Italia, la pellicola è tratta dal libro Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska di Warren Zanes e trasporterà i fan, e non solo, in un viaggio affascinante nella musica di Springsteen.

 

Il film racconta la genesi di Nebraska, un album acustico puro e tormentato che ha segnato un cambiamento importante nella vita di Springsteen. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, il disco uscì nel 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del passato.

Il 24 ottobre esce anche Nebraska ’82: Expanded Edition, nelle versioni 4 LP + Blu-Ray e 4 CD + Blu-Ray, che tra il ricco materiale inedito include la prima esecuzione dal vivo di Springsteen di tutto l’album Nebraska, le leggendarie sessioni Electric Nebraska con la sua E Street Band e brani registrati da solista esclusi all’epoca della pubblicazione.

 

Foto copertina © 2025 Kevin Mazur

Foto film ©2025 20th Century Studios.  All Rights Reserved.

 

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Alessandra Caputo

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