James Gunn inaugura il DC Studios con un film straordinario.
Quanto può esserci di umano in un extraterrestre? Le emozioni, gli sbagli, i sentimenti, le scelte che ogni giorno facciamo ci aiutano a essere ciò che siamo e mantengono sempre accesa quella fiamma che ci tiene in contatto con la realtà.
Il 9 luglio esce al cinema Superman, il primo film dei DC Studios, distribuito in tutto il Mondo da Warner Bros. Pictures. James Gunn firma un film che mostra un Superman senza troppi veli astratti, la sua interiorità, ascoltando e vivendo il suo modo di essere. Il film è un giusto mix di azione, sentimenti e dinamicità, e ci regala un Superman guidato dalla compassione e dalla ricerca del bene nel genere umano.
Prodotto da Peter Peter Safran e Gunn, responsabili dei DC Studios, il film vede Gunn non solo nel ruolo di regista ma anche di sceneggiatore, basandosi sul personaggio della DC, Superman, ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster. Protagonista assoluto è un perfetto David Corenswet, affiancato da Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult alias Lex Luthor.
La bontà negli occhi e la fermezza nelle azioni
«Le tue azioni, quelle fanno di te ciò che sei». Ed è proprio in questa frase che scorgiamo la parte più interiore di Superman. È il suo carattere, la sua bontà, il suo vedere il bene negli altri che lo porta a essere ciò che realmente è, ovvero un supereroe che ha una parte umana. È in quello sguardo limpido e nei suoi atteggiamenti, nell’amore per Lois Lane e per i genitori, nel suo comportamento compassionevole sempre e in qualsiasi circostanza.
Sin dalle prime scene entriamo nel cuore della storia che ci viene raccontata nei dettagli supportata da una colonna sonora perfetta e intensa. Dalla redazione del Daily Planet ai cieli di Metropolis per sconfiggere i cattivi, dai momenti di tenerezza con Lois Lane all’affetto della famiglia. Emerge il cuore pulsante di un Superman innamorato, ma anche il suo spirito di lotta contro il male, l’attaccamento al suo fedele amico a quattro zampe, Krypto ma anche e non ultimo il suo aspetto giornalistico, non dimentichiamo che Superman è Clark Kent.
Il primo film dei DC Studios ha tutte le buone premesse per aprire le porte a nuovi scenari e nuove storie da raccontare. E se è vero che l’intelligenza batte i muscoli, in 130 minuti il film ci dà la prova che sì, la combinazione di entrambi raggiunge il risultato ottimale, ma sono l’astuzia e l’intelletto di Superman che riescono a ribaltare le situazioni, anche quando meno te l’aspetti.
Superman avvistato nei cieli di Roma
L’uscita al cinema di questo attesissimo titolo è stata celebrata in maniera del tutto originale nella Capitale. Il 3 luglio, sui cieli sopra Castel Sant’Angelo, si è svolto uno spettacolo stupefacente e suggestivo. Warner Bros. Italia per l’occasione non ha tralasciato nessun aspetto per far arrivare il messaggio di positività del supereroe. È stato organizzato uno speciale Drone Show che ha attirato curiosi e fan che hanno animato la zona, incantati dai colori e dalle immagini iconiche ispirate al film e al personaggio di Superman.
500 droni sono stati i protagonisti di una coreografia sorprendente. I cieli di Roma sono stati la tavolozza perfetta dove disegnare figure che hanno raggiunto chiunque passasse per caso a Castel Sant’Angelo o avesse raggiunto il punto preciso per seguire lo show. Attraverso i colori il drone show ha affascinato romani e turisti in un connubio perfetto tra tecnologia e patrimonio culturale, con l’obiettivo di celebrare l’eroe DC Comics e valorizzare uno dei luoghi più rappresentativi di Roma. Un gioco di luci magico e indimenticabile.
Dall’idea al film
«Penso che Superman sia l’inizio di tutto, è il primo supereroe. È un personaggio importante per DC. C’è una trinità composta da Batman, Superman e Wonder Woman. Ho pensato fosse importante dare il massimo con DC Studios e questo è stato il punto di partenza, a partire da Superman».
Il film è incentrato sul fare del bene ed è questo filo conduttore che viene portato avanti in tutta la storia. Ma come da dove nasce un’idea simile dalla quale sviluppare un storia?
«Quando ho iniziato a lavorare a Guardiani della Galassia, sapevo che venivamo da 25 anni di film di fantascienza cupi e tetri. Sentivo che c’era spazio per il colore. Superman è un personaggio che è davvero il massimo che un essere umano possa essere. Ha un buon carattere ma essere buono non significa che faccia sempre la cosa giusta. Parla di un personaggio che è puramente buono in un mondo che non è buono, penso che sia qualcosa che non vediamo spesso. Superman è nobile ed è bello, non ha sempre ragione e anche lui commette errori», prosegue il regista.
Ed è proprio questo concetto di bontà che ci fa vedere la storia con uno sguardo differente rispetto a tutto il resto.
«Perché amiamo così tanto Superman? Non perché solleva grattacieli o colpisce pianeti, ma per la sua innata bontà e la sua umanità, anche se è un alieno e il fatto che non gli dispiace essere ottimista e vulnerabile», conclude Gunn.
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Alessandra Caputo
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